La Pietra di Bismantova, semplicemente la “Pedra” per chi è della zona, ha un fascino eccezionale. Un monolite, una nave che svetta dalle dolci colline sottostanti, che anche geologicamente si differenzia completamente dall’ambiente circostante.

Anche se l’hai immaginata, hai visto delle foto, quando ti trovi sotto, nel parcheggio a fianco all’Eremo, l’impatto è forte: un bastione imponente di torrioni che sembrano insormontabili, un paradiso per l’arrampicatore e tanta storia che ci è passata sotto.

La Pietra di Bismantova

03/09/2020

Ci ritorniamo dopo tanto tempo e questa volta l’obiettivo non è scalare le sue pareti, ma portare un piccolo gruppo a conoscere questo posto straordinario.

Ci interroghiamo sul significato del nome, si pensa a Mantova, ma non è così. Altare per i sacrifici in etrusco oppure il culto lunare della raccolta notturna del vischio, se si cerca nella lingua celtica. Certo è che fin dall’antichità l’imponenza della Pietra ha ispirato timore e rispetto. Dante l’ha poi utilizzata come metafora del Purgatorio.

Noi ne apprezziamo ogni dettaglio, camminando lungo le pareti e inerpicandoci su uno dei sentieri che ci porta sul tavolato sommitale, lanciando lo sguardo verso il basso, quasi a volo d’uccello, verso le ondulazioni coltivate.

Un posto magico, solo avvicinandosi si capisce il perchè di tanto ruolo della “Prèda” come la chiamano i locali, semplicemente La Pietra! Un tavolato di materiale differente, la calcarenite, che ha resistito all’erosione che ne ha mangiato i bordi, lasciando pareti fantastiche, che ci fanno prudere le dita, anche se non abbiamo scordato quanto sia difficile salire su queste vie.

Ma non siamo qui per questo oggi. In vetta incontriamo Silvano, contadino ormai in pensione, che per anni la Pietra l’ha vista solamente dal basso, perchè bisognava lavorare, le vacche, il fieno, i campi… Ora che ha tempo, quando fa bello, ci sale tutti i giorni. Ha piacere di scambiare qualche parola con noi, di raccontare le fatiche del suo mondo contadino, oggi con le macchine non è più così. Sempre in movimento, tagliare il fieno, portarlo in stalla, mungere, conferire il latte al caseificio, …