Bhutan integrale, da est a ovest
La diversità tra est e ovest del Paese
La natura selvaggia e incontaminata
Gli Dzong e i Monasteri remoti
La grandiosità della Tana della Tigre
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Tipo di viaggio
I grandi viaggi, Popoli e culture della terraProssima partenza
Difficoltà
FacileDurata
17 giorniUn itinerario che porta a scoprire l’essenza profonda del Paese, percorrendolo dal suo confine sudorientale con l’India alle valli strette e tortuose di Thimphu e Paro, per terminare con il festival di Paro, cui partecipa anche il Re.
Il Bhutan, con i suoi contrasti tra tradizione e modernità, rappresenta un’esperienza unica per il viaggiatore, che può scoprire un mondo ancora incontaminato, dove l’impatto del turismo è tenuto sotto rigido controllo e l’ospitalità della gente riflette la serenità della filosofia buddista.
Il Drago Tonante, la Tana della Tigre, la figura onnipresente di Guru Rimpoche, che nel 746 convertì il re al buddismo e fondò numerosi monasteri nella valle di Paro, fanno parte dell’esperienza del viaggio.
La motivazione
Il viaggio proposto permette – sia per la durata, sia per la partecipazione a uno Tsechu non tra i più turistici come quelli di Paro o di Thimpu – di immergersi nella cultura bhutanese, entrando in contatto con la gente, che ha sempre piacere di scambiare qualche opinione ed è curiosa di sapere cosa ne pensiamo del suo Paese. Non è un mordi e fuggi, l’obiettivo non è dire “ci sono stato”, ma di averlo vissuto a fondo, negli scambi, nel contatto con una cultura tanto diversa, nel confronto con l’altro e la sua ricchezza.
Difficoltà
2/5. Turistico con brevi escursioni
Vedi legendaDurata
17 giorni e 16 notti
Periodo consigliato
In occasione del Festival di Paro, in primavera (normalmente fine marzo-inizio aprile)
Giorno 1: Italia – Delhi
Si parte dall’Italia e nella notte si raggiunge Delhi, con volo via Abu Dabhi.
Giorno 2: Delhi – Guwahati – Samdrupjongkhar (170m)
Senza uscire dall’aeroporto di Delhi, si prosegue con volo interno fino a Guwahati, a circa 100km dal confine Bhutanese. Sbrigate le formalità doganali incontreremo la nostra guida bhutanese che ci accompagnerà in hotel. In funzione dell’ora di arrivo, breve esplorazione della cittadina, caotica per il suo costante traffico di lavoratori transfrontalieri.
Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 3: Samdrupjongkhar – Trashigang (180km – 7h)
Dopo colazione, si inizia il viaggio verso ovest. Si lascia la pianura per salire verso Trashigang (1070m), una delle città bhutanesi più belle e animate dell’est. Si attraversano villaggi interessanti, con viste sulle vette himalayane.
Picnic per il pranzo e cena e pernottamento in hotel
Giorno 4: Trashigang: alla scoperta dei villaggi di Rangjung e Radhi (circa 3h di auto)
Ci si dirige a Rangjung per visitare Rangjung Osel Choling monastery. Rangjung Woesel Choeling Monastery è un monastero recente, fondato da Dungse Garab Dorje Rinpoche nel 1989. Terminata la visita al monastero, si procede verso il villaggio di Radi, su una strada molto scenografica, tra colline ricoperte di terrazze in cui si coltiva il riso. Radhi è il maggior produttore di riso nel distretto di Trashigang. Il villaggio è composto da circa 200 famiglie, la cui sussistenza è garantita, oltre che dal riso, dalla tessitura della seta, fatta con il telaio tradizionale e i coloranti naturali.
Si visita anche il monastero femminile Thechok Kunzang Choden eretto a Radi nel 1993, che ospita circa 150 monache.
Si rientra a Trashigang.
Picnic per il pranzo e cena e pernottamento in hotel
Giorno 5: Trashigang – Dramitse – Mongar (4/5h di auto)
Dopo colazione, al mattino presto si parte per Mongar (1600m). Durante il percorso ci si ferma a visitare Dramitse (o Dametsi), un paese già nel distretto di Mongar. Nel Monastero di Dramitse ha avuto origine la Dramitse Ngacham, la “Danza dei tamburi di Dramitse”, che si esegue in numerosi Tsechu. Questa danza è stata inclusa dall’UNESCO nel 2005 tra i capolavori della tradizione orale e patrimonio inalienabile dell’umanità. Il monasterò p stato fondato dalla nipote del tertor Pema Lingpa nel 16° secolo.
Dopo la visita al monastero si prosegue per Mongar.
Pranzo durante il trasferimento, cena e pernottamento in hotel a Mongar.
Giorno 6: Tsechu di Mongar
Dopo colazione ci si reca allo Dzong di Mongar, per assistere allo Tsechu. Le danze sono conosciute come Cham e sono eseguite per benedire il pubblico partecipante, per tramsettere gli insegnamenti del darma, per proteggerli dalla sfortuna ed esorcizzare tutti i diavoli. I danzatori, che assumono aspetti di divinità, eroi, demoni e animali, compassionevoli o iracondi, attraverso la danza stessa provvedono a questo. Shabdrung Nawang Namgyel e Pema Lingpa hanno composto numerose danze, spesso ricevute in sogno da precedenti reincarnazioni.
La tradizione vuole che attraverso la partecipazione ai festival religiosi si ottengano molti meriti. Ma lo Tsechu non è solo questo: è un importante momento di incontro annuale tra la gente, per questo indossa i vestiti migliori e sfoggia gioielli raffinati.
Pranzo in ristorante o Picnic. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 7: Mongar – Lhuntse (Autsho) (3/4h di auto)
Dopo colazione si parte per il villaggio di Autsho nel Lhuntse. Durante il percorso si incontrano numerosi ponti sospesi, che potremo attraversare. All’arrivo a Autsho check-in in hotel e pranzo. Nel pomeriggio esplorazione del paese e un po’ di relax.
Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 8: escursione nella regione di Lhuntse
Si visita la statua di Padmasambhava nella formza di Guru Nangsi Zilnoen, che sovrasta il villaggio di Tangmachu. La statua è stata eretta in tempi recenti (i lavori sono iniziati nel 2008), seguendo la profezia di Lam Sonam Zangpo, venerato yogi bhutanese, per garantire pace e prosperità al paese e al mondo. All’interno del trono su cui siete Guru Rimpoche ci sono tre Lhakhangs e il museo al piano inferiore.
Si visita poi lo Dzong di Lhuntse, costruita nel 1654 dal Penlop di Trongsa Chogyal Minjur sulla collina affacciata sul fiume Kurichu. Lo Dzong, conosciuto anche come Lhundub Rinchentse è il centro amministrativo e religioso del distretto.
Il villaggio di Khoma: conosciuto in tutto il paese per il tessuto che qui si produce: il Kishuthara, tra i tessuti più belli del bhutan. Le donne siedono per ore al telaio, realizzando disegni e figure molto complicati, che somigliano a ricami. È il luogo giusto per acquistare questo tipo di tessuto, tradizionalmente utilizzato per la confezione delle Kira (l’abito tradizionale femminile).
Al termine si rientra ad Autsho.
Pranzo durante le visite, cena e pernottamento in hotel.
Giorno 9: Lhuntse – Bumthang (7h – 190km)
Oggi si raggiunge il Bhumtang, la regione centrale del Bhutan. Per fare questo, si attraversa il passo stradale più alto del paese, il Thrumshing La (3750m) da dove, nelle belle giornate, si ha la fortuna di vedere il Gangkhar Puensum (7541m). Il passo segna il confine tra la regione di Mongar e il Bhutan centrale. Il percorso si snoda tra panorami spettacolari. Picnic durante il tragitto. Si farà una sosta a Ura (3100m), uno dei villaggi più interessanti del Bhutan. Si prosegue per Jakar (2580m – un’ora e mezzo circa), dove ci si installa in hotel.
Cena e pernottamento in hotel
Giorno 10: esplorazione del Bumthang (a piedi o in bus)
Bumthang è la denominazione di un insieme di quattro valli: Chumey, Choekhor, Tang e Ura, comprese tra i 2600 e i 4000m. In questa giornata si visitano Dzong e monasteri, in particolare Jambey Lhakhang e Kurje Lhakhang (dell’8° secolo), dove meditò il Guru Rimpoche. Visita a Tamshing Lhakhang, con interessanti pitture buddiste. Nel pomeriggio visita al Membar Tsho (il lago ardente). Cena e pernottamento nello stesso hotel.
Dal monastero di Kurje, una strada sterrata costeggia il fiume e raggiunge il Jambey Lhakhang. Come il Kyichu Lhakhang nella valle di Paro, anche il Jambey Lhakhang è uno dei tre dei 108 templi costruiti nel 7° secolo dal re del Tibet Songtsen Gampo.
Visita al Tamshing Lhakhang, fondato nel 1501 da Pema Lingpa, che racchiude interessanti pitture bhuddiste. Al termine della giornata, si visitalo Dzong di Jakar, la “fortezza dell’uccello bianco, l’unica fortezza del paese che non ospita una comunità monastica.
Cena e pernottamento nello stesso hotel.
Giorno 11: Bumthang – Trongsa – Gangtey (5-6h di viaggio)
Si lascia il Bhumthang attraverso il passo Pelela (3300 m). Scendendo nella valle si raggiunge Trongsa, di cui si visita lo Dzong, uno tra i più belli del paese. Costruito ad un’altitudine di 2300 dallo Shabdrung Ngawang Namgyel nel 1647 è la dimora ancestrale dell’attuale famiglia reale. Tutti i principi, prima di diventare re, sono Penlop (governatore) onorario di Trongsa. Si trova in una posizione strategica, dominando la vallata verso i quattro punti cardinali. Lungo il percorso si farà poi una sosta a Chendibji, per una visita al Chendbji Chorten costruito nel 18° secolo sul modello del tempio Swayambhunath di Kathmandu. Ci si fermerà poi per il pranzo nei pressi del villaggio di Rukhubji. Da qui si prosegue per la valle di Phobjikha, dove in svernano le gru dal collo nero. Visita allo Dzong e – se il tempo lo permette – si raggiunge a il villaggio di Gangtey (2900m) con una passeggiata di circa un’ora.
Cena e pernottamento in hotel
Giorno 12: Phobjikha – Punakha (3-4h di viaggio)
Oggi si raggiunge Punakha (1250m), la capitale invernale del Paese. Sosta per il pranzo nei pressi del villaggio vicino al Chimi Lhakhang, che si visita subito dopo.
Con una camminata di 45 minuti circa si raggiunge il Chimi Lhakhang, il tempio del Drukpa Kuenley, detto il Pazzo Divino. Ottenne il titolo di Pazzo Divino perché si ribellò contro il buddismo ortodosso, sostenendo che la religione è un fatto intimo e che non è necessario diventare monaci. È onorato come simbolo della fertilità e numerose coppie vanno a questo tempio per una benedizione.
Cena e pernottamento in hotel a punakha.
Giorno 13: Punakha – Thimphu (2:30-3h di viaggio)
Situata in una fertile vallata, calda e magnifica, Punakha fu capitale del paese e i religiosi continuano ad utilizzarla come capitale invernale. A Punakha si visita il tempio Khamsum Yueling, uno dei migliori esempi di architettura moderna, per visitarlo si cammina circa 1,5h. Si ritorna a Punakha per visitare lo Dzong, costruito in posizione strategica alla confluenza dei fiumi Pho Chu e Mo Chu nel 1637. Danneggiato più volte da incendi e terremoti, è stato ricostruito dall’attuale re.
Pranzo a Punakha, poi si prosegue per Thimphu attraverso il passo Dochu la (3050m). Sosta al passo, da dove nelle giornate limpide si gode di un eccellente panorama sulla catena himalayana. All’arrivo a Thimpu check-in in hotel e prima esplorazione della città.
Cena e pernottamento in hotel
Giorno 14: Thimphu (2320m)
Alla scoperta della capitale del Bhutan, attraverso i principali templi e scuole e musei che permettono di svelare la tradizione e la cultura bhutanese: scuole d’arte e di artigianato, di pittura, tessile, gioielleria, l’ospedale tradizionale dove vengono preparate le erbe medicinali, la libreria nazionale, che raccoglie scritti dell’ottavo secolo. Visita al National Memorial Chorten, uno degli edifici religiosi più notevoli di Thimpu, costruiti in memoria del terzo Re del Bhutan e al Tashicho Dzong, emblema di una monastica magnificenza.
La città è una sintesi tra la modernità che avanza e la struttura medievale, di cui conserva facciate riccamente colorate e decorate. Alla sera, tempo libero per assaporare la vita tipica bhutanese, passeggiando tra i negozi di artigianato o soffermandosi nei numerosi locali.
Cena e pernottamento nello stesso hotel.
Giorno 15: Monastero di Cheri e Paro
Il monastero di Cheri è stata la prima scuola monastica del regno, fondato nel 17° secolo. Questo monastero è oggi un centro di alti studi, con studenti che si impegnano in meditazioni anche di più anni. Generalmente questo rituale religioso solitario si svolge per 3 anni, 3 mesi e 3 giorni. Il monastero di Cheri si trova nel Parco Nazionale Jigme Dorji, uno dei parchi nazionali più grandi del paese. Il monastero è circondato da una foresta di querce, rododendri aceri e noci. Il monastero si raggiunge in circa 45-60’ di cammino.
Si ritorna a Thimphu per il pranzo. Quindi si prosegue per Paro.
Arrivati a Paro si inizia con una prima scoperta della città, con la visita al Ta Dzong, l’unico museo nazionale in Bhutan. Dalla torre del museo si gode di una vista magnifica sulla valle. Il museo è purtroppo stato danneggiato da un recente terremoto e parte dei manufatti sono ora visibili in un edificio a fianco del museo stesso.
A seguire si visita il Rinpung Dzong, la “fortezza costruita su un cumulo di gioielli”, durante il regno dello Shabdrung Ngawang Namgyal nel 1646. Bertolucci vi ha girato scene del film Piccolo Buddha. Per raggiungere lo Dzong, si attraversa il ponte di Nemi Zam, un tradizionale ponte coperto
Infine, visita al Kyichu temple, uno dei tre sopravvissuti dei 108 costruiti dal re tibetano. Di questi due sono in Bhutan
Check-in in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 15: Tana della Tigre
Dopo colazione si sale alla Tana della Tigre, il monastero più venerato e meta di pellegrinaggio in Bhutan, monastero sospeso su strapiombi di 900m sulla valle sottostante, che si raggiunge su comodo sentiero con una camminata, forse la più spettacolare del Bhutan, di circa due ore in salita. Dal 2005 sono ammessi i turisti nel monastero dove, secondo la leggenda, la consorte di Guru Rimpoche si trasformò in tigre per difenderlo dagli spiriti cattivi. Al rientro, pranzo in un ristorante di Paro. Pranzo a Paro.
Nel pomeriggio si visita il Drukgjel Dzong, il forte della vittoria Drukpa. Da questa fortezza più volte i bhutanesi respinsero le invasioni tibetane nel corso della storia. Se il tempo è limpido, si può ammirare in lontananza la vetta incappucciata di neve del monte Jhomolhari (7134m). Rientro a Paro.
Cena e pernottamento nello stesso hotel.
Giorno 17: Paro – Katmandu – Italia
Con il volo del mattino si raggiunge Katmandu. Da qui si prosegue, sempre via Abu Dhabi, per rientrare in Italia il mattino successivo.
Giorno 18: Arrivo in Italia
Con volo notturno si rientra in Italia.
NB: le escursioni e l’ordine delle stesse potrebbero subire variazioni in considerazione delle condizioni meteo e della percorribilità dei sentieri. Le date verranno adattate in funzione della data effettiva del festival.
Quota di partecipazione
Quota individuale: per gruppi di minimo 10 massimo 15 persone.
Supplemento sistemazione camera singola: da quotare su richiesta
La quota comprende
Tutti i trasferimenti interni in pulmann privati o vetture, forniti di aria condizionata – Pernottamenti e pasti come indicato in programma – Sistemazione come indicata in programma – Accompagnatore Anthora dall’Italia esperto del Bhutan – Guida locale parlante inglese – Visite ed escursioni come da programma – Ingressi a musei, monumenti e siti inclusi – Visto per il Bhutan – Assicurazione sanitaria e bagaglio (Vedi condizioni di polizza)
La quota non comprende
Il volo aereo- Assicurazione facoltativa contro le penalità di annullamento (Vedi condizioni di polizza) – I pranzi – Il biglietti di ingresso a siti e musei – Il visto di ingresso – Bevande, mance da regolarsi in loco: circa 80€ , spese di carattere personale e quanto altro non espressamente indicato in La quota comprende.
Validità/revisione prezzi
La presente quotazione è valida per la partenza di Aggiornamenti prezzi potranno essere applicati per variazioni del tasso di cambio €/$ (calcolato a 1,14) superiori al 3%.
Condizioni generali di vendita
Per le condizioni generali di vendita si fa riferimento a quanto indicato nel catalogo e riportato nel sito web.
Sistemazione
Alberghi a 3*, più spartani nella parte est del paese.
Mezzi di trasporto
Bus o altro mezzo con aria condizionata in funzione del numero di partecipanti. Mezzi fuoristrada
Equipaggiamento consigliato
Necessaria la biancheria da letto (sacco a pelo, asciugamani). Sacco a pelo obbligatorio. Sacco lenzuolo consigliato.
Da trekking in alta montagna, con abbigliamento caldo per la notte e leggero per il giorno. Protezione contro il sole (berretto, occhiali, crema) e per il vento/pioggia (giacca a vento, mantella).
Protezione contro il sole (berretto, occhiali, crema) e per il vento/pioggia (giacca a vento, mantella).
Prima della partenza ai partecipanti verrà fornita una lista dettagliata dell’equipaggiamento.
Documenti
Passaporto con validità 6 mesi dalla data del rientro e almeno due pagine libere per il visto indiano. Informazioni dettagliate verranno fornite al momento dell’iscrizione.
E’ necessario il visto di ingresso, per maggiori info consultare il sito.
Spese ottenimento visto d’ingresso:
Diritti di iscrizione: 80€
Visto per l’India e per il Nepal
Profilassi e vaccinazioni
Al momento della redazione della presente scheda tecnica non era richiesta nessuna profilassi. Si consiglia di consultareil sito www.viaggiaresicuri.it della Farnesina e/o il centro della Medicina dei Viaggi dell’ASL di appartenenza per le info più aggiornate.
Le vaccinazioni antitetanica e antitifica e contro epatite A e B sono sempre consigliate.
Le prossime partenze:
Possibilità di organizzare partenze su richiesta. Contattaci per maggiori informazioni
Passato e presente
La saggia politica della famiglia reale sta traghettando il paese verso la modernità , che avanza senza alterare tradizioni e filosofia religiosa. Aperto al turismo nel 1974, ha attuato una politica di conservazione delle tradizioni e del territorio dell’ultimo Shangri La.
La spiritualità e la leggenda
Il Bhutan ha dato i natali a molti saggi e santi, da quando Guru Rimpoche vi portò il buddismo nell’8° secolo. La fede buddista gioca tuttora un ruolo centrale nella società . Il territorio è costellato di stupa, chorten e templi dove Guru Rimpoche e altri shabdrung si sono fermati a meditare. Il Bhutan è l’unico paese in cui si pratica la versione tantrica del buddismo Mahayana. Per un piccolo paese come il Bhutan, la cultura religiosa è alla base dell’identità nazionale, e la sfida è di mantenerla compatibilmente con uno sviluppo armonioso e rispettoso dell’ambiente.
Le valli del Bumthang
Quest’area affascinante è la culla religiosa della nazione: qui si trovano i più antichi templi e monasteri buddisti. Qui è possibile scoprire il Bhutan ai ritmi lenti del camminare, attraverso brevi escursioni giornaliere, sui sentieri che collegano gli importanti monasteri e i villaggi delle valli.
Lo Tsechu di Paro
Lo Tsechu, il festival in onore di Guru Rimpoche, è un momento unico nella vita di tutti i bhutanesi, si celebra – con date diverse – in tutti gli dzong.
Un po’ di vocabolario
Dzong: fortezza-monastero sede del potere religioso, politico, militare, economico e sociale
Goemba: monastero, costruito in luoghi isolati e normalmente in cima a dirupi, per permettere ai monaci di trovare pace e solitudine
Lhakhang: cappella principale in un goemba
Chorten: contenitore per le offerte, con la funzione di tenere lontani gli spiriti
Tsechu: festival religioso che si tiene ogni anno, con danze e con l’esposizione del Thankgha
Penlop: governatore
La: passo, valico
Tashi Delek: buona fortuna, saluto di commiato
Druk Yul: Paese del drago tonante