Trekking sulle orme di Vittorio Sella
Le case turrite della Svanezia
Un territorio isolato, tra grandi montagne
I grandi ghiacciai e vette del Caucaso
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Tipo di viaggio
Popoli e culture della terra, Stile AlpinoProssima partenza
22/06/2020Difficoltà
MediaDurata
11 giorni - 10 nottiUna leggenda degli Svan racconta di Tetnuldi e Ushba, una ragazza e un ragazzo innamorati ma osteggiati dalle rispettive famiglie. Tetnuldi sogna allora di diventare una montagna, e – dopo la morte della ragazza – Ushba auspicava la stessa sorte. Sono stati esauditi!
Tetnuldi nel candido vestito da sposa di neve guarda Ushba, che severo e impettito ricambia lo sguardo. Quando li avrete di fronte sentirete la potenza e la tristezza di questo amore impossibile.
Gli Svan, gli antichi abitanti della regione, hanno saputo mantenere le proprie tradizioni nel tempo, resistendo fieramente alle invasioni anche grazie a una posizione geografica privilegiata, tra profonde vallate circondate da montagne che superano i 5mila metri.
Le case turrite, alcune delle quali millenarie, testimoniano di un carattere forte e bellicoso, con famiglie in eterna lotta tra loro oltre che con una natura difficile e poco generosa.
Il territorio è il paradiso per il trekking, tra storia, tradizioni, natura incontaminata, alte vette e maestosi ghiacciai.
La motivazione
Tra le vette di Ushba (4710m) e Tetnuldi (4858m), attraverso valli, canyon e colli montani, per apprezzare i panorami sui grandi ghiacciai del Caucaso, soggiornando nei villaggi tipici svaneti. Con un piccolo trek itinerante che attraversa paesi turriti simili a castelli incantati
Difficoltà
4/5. Un trek itinerante e una escursione – evitabile – di grande impegno. Le sistemazioni sono basiche, con acqua calda e servizi in comune durante il trekking.
Vedi legendaDurata
11 giorni e 10 notti
Periodo consigliato
Da fine maggio all’autunno.
Giorno 1: Italia – Kutaisi – Becho
Partenza da Milano Malpensa con volo diretto per Kutaisi, arrivo all’aeroporto, incontro con i corrispondenti e trasferimento a Becho.
Cena e pernottamento in guesthouse.
Giorno 2: Becho e dintorni
Giornata dedicata a una facile un’escursione, lungo un itinerario spettacolare, fino alla bella cascata nella valle che scende dal ghiacciaio Ushba, considerato il Cervino del Caucaso, simbolo di austera maestà e bellezza. Picnic durante l’escursione.
Al rientro, esplorazione del villaggio di Becho.
Dislivello: circa 7-800m, 15 km.
Cena e pernottamento nella stessa guesthouse.
Giorno 3: Lago Meziri – Mestia
Bella escursione che porta alla bella chiesa dell’Arcangelo e lago di Meziri (2285m), l’unico lago in cui si riflette il monte Ushba. Per chi volesse, possibilità di continuare fino al passo Baki (2416m) per godere anche del panorama sulla valle di Etseri.
Circa 500m di dislivello e 9km A/R (+200m se si raggiunge il passo) .
Cena e pernottamento in hotel familiare a Mestia.
Giorno 4: Mestia e dintorni
Giornata di scoperta della storia e delle tradizioni svan. Un tour storico-culturale con guida locale permetterà di scoprire i siti più interessanti della cittadina, con la visita il museo etnografico, le chiese e gli affreschi del dodicesimo secolo, il centro storico.
Cena e pernottamento in hotel familiare a Mestia.
Giorno 5: trekking da Mestia a Chvabiani
Inizia il trekking di 4 giorni per raggiungere il paese remoto di Ushguli.
La prima tappa, di circa 14 km, si snoda lungo le pittoresche gole del fiume Mulkhura e permette di apprezzare una delle più importanti comunità storiche dell’area, con il villaggio di Mulhaki, le sue torri e le sue chiese medievali. Lungo il percorso, breve deviazione per il villaggio di Lakhiri, che, con le sue diciotto torri svan, evoca un castello medievale. Arrivo al villaggio di Chvabiani (1650m), dove si pernotta.
Dislivello: +500m, -300m. Lunghezza 14km.
Cena e pernottamento in guest house a Chvabiani.
Giorno 6: trekking da Chvabiani ad Adishi
L’escursione inizia con una ripida ma breve salita verso il monte Teknuldi. Raggiunta Adishi (2080m), si dedicherà del tempo alla visita delle tre chiese importanti del villaggio. La chiesa S. Giorgio e dell’arcangelo sono di solito aperte, e si possono ammirare gli affreschi del 13-14 secolo. Per la visita alla terza, la Chiesa del Salvatore, che fa parte del Museo Svaneto, cercheremo di accordarci con il custode per la visita..
Dislivello: +850m, – 500m. Lunghezza 10,2km.
Cena e pernottamento in guest house ad Adishi.
Giorno 7: trekking da Adishi a Iprali
L’escursione inizia con l’attraversamento del fiume Adishchala, per la quale è consigliato l’uso dei cavalli. Lo si attraversa la mattina presto, quando il livello dell’acqua è più basso. Il guado è a cinque chilometri dal villaggio, vicino al ghiacciaio Adishi. Dopo l’attraversamento inizia la salita che ci porta ai 2722m del passo Chkhutnieri, da cui si gode di una vista spettacolare sul ghiacciaio Adishi e le montagne circostanti. Da qui tutta discesa fino al villaggio di Iprali. All’arrivo si potrà visitare, previo accordo con il guardiano, la chiesa dell’Arcangelo, con i begli affreschi del XII° secolo.
Dislivello: +1075, – 1200. Lunghezza: 15km.
Cena e pernottamento in guest house a Iprali.
Giorno 8: trekking da Latphari a Ushguli
Si percorre a piedi un tratto della strada che i bambini fanno per andare a scuola, fino a Latphari, dove il nostro mezzo ci porta fino al passo Lathpari (2830m). Il mezzo ci lascia nei pressi del passo, vicino alla chiesa di San Luca, la chiesa più alta di tutta la Svanezia. Da qui in breve si arriva al passo Ushguli, da cui è visibile tutto l’itinerario di discesa. Arrivati a Ushguli, tempo per il pranzo e per la visita del villaggio. Quindi rientro in auto a Mestia.
Dislivello: +100m, – 700m. Lunghezza: 5km circa
Cena e pernottamento in hotel familiare a Mestia.
Giorno 9: I dintorni di Mestia
Breve escursione al Monte Zuruldi, da cui si gode di un eccellente panorama sulle principali vette del Caucaso tra cui il monte Shkhara (5193m), la vetta più alta della Georgia. Si valuterà se salire con gli impianti e scendere a piedi oppure fare l’intera escursione a piedi.
Pernottamento in hotel familiare a Mestia.
Giorno 10: Da Mestia a Kutaisi
Ancora un’esplorazione del villaggio di Latali, non lontano da Mestia, con numerose chiese. L’ultimo saluto alla Svanezia.
Poi inizia il trasferimento per rientrare a Kutaisi. Lungo il percorso, sosta a Zugdidi, per il pranzo, quindi visita ai Monastero di Gelati, Patrimonio Unesco insieme alla cattedrale di Kutaisi e di Motsameta.
Cena e pernottamento in hotel in centro a Kutaisi
Giorno 11: Kutaisi e rientro in Italia
In mattinata visita alla città di Kutaisi, da dove passarono gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro. Attraverso il centro storico e la Cattedrale di Bagrati si scopre il cuore della seconda città della Georgia dopo Tbilisi.
Dopo pranzo trasferimento in aeroporto e volo di rientro in Italia.
NB: le escursioni e l’ordine delle stesse potrebbero subire variazioni in considerazione delle condizioni meteo e della percorribilità dei sentieri.
In funzione degli operativi volo la prima notte potrà essere a Kutaisi con la visita della città il primo giorno.
Quota di partecipazione
La quota individuale: in camera doppia 1245 € a persona con un minimo di 8 partecipanti.
Supplemento singola da quotare su richiesta, ove disponibile
La quota comprende
Le escursioni e visite come indicate in programma – La sistemazione in mezza pensione in guesthouse e picnic durante il trekking – Tutti i trasporti nel Paese – Il trasporto dei bagagli durante il trekking – Visita guida a Mestia, inclusi i biglietti di ingresso ai siti previsti nello stesso – Un accompagnatore Anthora dall’Italia esperto del territorio – L’assicurazione sanitaria-bagaglio
La quota non comprende
Il volo aereo – I pranzi a Mestia, Ushguli e Kutaisi – Il biglietti di ingresso a siti e musei non inclusi – Eventuali escursioni a cavallo o non incluse nel programma – Bevande, mance, spese di carattere personale e quanto altro non espressamente indicato in La quota comprende
Validità/revisione prezzi
La presente quotazione è valida per la partenza di giugno 2020.
Condizioni generali di vendita
Per le condizioni generali di vendita si fa riferimento a quanto indicato nel catalogo e riportato nel sito web.
Le prossime partenze:
22/06/2020
Possibilità di organizzare partenze su richiesta. Contattaci per maggiori informazioni
Sistemazione
Hotel a 3* a Kutaisi, in hotel familiare a Mestia, con servizi privati, in guesthouse – case private con servizi in comune (con acqua calda) nelle altre località della Svanezia.
Mezzi di trasporto
Bus o altro mezzo con aria condizionata in funzione del numero di partecipanti.
Equipaggiamento consigliato
Sacco lenzuolo consigliato.
Da trekking in montagna, con abbigliamento a cipolla. Protezione contro il sole (berretto, occhiali, crema) e per il vento/pioggia (giacca a vento, mantella).
Prima della partenza ai partecipanti verrà fornita una lista dettagliata dell’equipaggiamento.
Documenti
E’ necessario il passaporto con validità 6 mesi dalla data di ingresso nel paese. Non è necessario il visto di ingresso.
Profilassi e vaccinazioni
Al momento della redazione della presente scheda tecnica non era richiesta nessuna profilassi. Si consiglia di consultareil sito www.viaggiaresicuri.it della Farnesina e/o il centro della Medicina dei Viaggi dell’ASL di appartenenza per le info più aggiornate.
Le vaccinazioni antitetanica e antitifica e contro epatite A e B sono sempre consigliate.
L’isolamento
Circondata dai monti più alti della Georgia, che culminano nello Shkhara (5193m), tra la catena del Grande Caucaso e quella del Piccolo Caucaso, la Svanezia è stata fino a poco tempo fa isolata dal resto del paese per circa sei mesi l’anno. Questo ne ha preservato cultura, tradizioni e architettura.
Le case turrite
Le case torri sono una caratteristica della regione. Le famiglie locali, anziché difendersi erigendo alte mura o difese comuni all’intero villaggio, hanno costruito la propria torre, per tutelarsi dalle invasioni di altre tribù caucasiche. Ha avuto il massimo sviluppo dall’invasione mongola in poi (XII° secolo circa). La casa svaneta (svana secondo alcuni), normalmente su due piani e collegata alla torre, a quattro piani e con feritoie solo all’ultimo piano, a pianta quadrata e di altezza di circa 20-25m.
Vittorio Sella
Le prime immagini della Svanezia le ha scattate il nostro conterraneo, il biellese Vittorio Sella, esploratore e grande fotografo, oltre 120 anni fa, nelle sue ripetute spedizioni in terra caucasica.